Je t'apporte avec moi. Tu es un enchantement doux. Ailleurs avec moi.
Quanto silenzio.
Se trattengo il respiro, riesco a sentire il mondo.
Malessere accompagnato da vomito.
E' la sofferenza del cervello.
O del cuore.
Come le grida per il dolore, il rigurgito per urla che non hanno voce. Un dolore che non è necessariamente fisico.
Un dolore che nemmeno la miglior morfina sa sedare.
Nessun controllo.
Una indipendeza fisica, uno svuoto di emozioni, anarchia viscerale.
Rosso e Grigio.
Caldo e Freddo.
Arterie e Sinapsi.
Istinto e Raziocinio.
Sì e No.
E io ti porto via con me contro tutti gli occhi che incontrerò, un dolce incantesimo, un sogno lontanissimo qui, in fondo all'anima.
Hai stuprato la mia mente.
Non ti è bastato.
Ti fai prepotente, nei miei sogni. E anche lì mi prendi per il culo.
Ossessione. Dio, maledetto sia questo cazzo di corpo, incapace di far nulla degno di essere chiamato uomo.
Anarchia, da dentro. Controllo, zero. Prendi in mano la situazione.
Coglione.
(Coglione)
E io ti porto via con me dentro ogni pensiero, ogni mio respiro, un dolce incantesimo, un sogno lontanissimo che mi proteggerà.
Apatia, portami via.
Apatia, unica via.
Qualcuno mi promise degli antidepressivi. Meglio rifarmi vivo.
Fottere il cervello. Mettergli catene che neanche lui riesce a togliersi.
Non pensare. Fa male, pensare.
Fa morire, pensare.
Non pensare.
Shhhhhh.
Non pensare.
...
Non pensare.
E io ti porto via con me lungo questo viaggio che farò, un dolce incantesimo,
un sogno lontanissimo che, che mi proteggerà.
Dovrei farmi crescere le unghie. Sono utili per suonare la chitarra senza plettro.
Quando sono agitato, mi mangio le unghie.
Non ho più unghie.
Fai respiri profondi.
Respira.
Respira.
Respira.
Oh, vaffanculo, mi mangio le unghie.
Dieu, tout ce que je me hais.
E io ti porto via con me dentro ogni pensiero, ogni mio respiro, (sei) un dolce incantesimo, (sei) un sogno lontanissimo qui, in fondo all'anima.
Mi sento male.
(Anche io)
Mi manchi.
(Sono qui per te)
Aiutami.
(Piango per te)
Amami.
(Ti sarò sempre vicino)
E io ti porto via.
(Che cosa vuoi di più, la vita fa così e rimaniamo soli.)
E io ti porto via.
(Non si regala mai il cuore che hai, si presta ogni tanto.)
E io ti porto via con me.
Via con me.
Con me...
Con me...
2 commenti:
Clarinetto!
A volte mi sento come te, vuota.
Non sei mia madre, grazie a Dio. =|
A sentire in giro, lo sono tutti.
Chissà dove finiscono i nostri ripieni.
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