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Comment neige. Et tu ne trouves pas les mots. Tu donnes, tu remues le soleil. À qu'ils servent les mots?

Iniziò a perdere sensibilità anche alle dita.
Si tolse un guanto, ci soffiò dentro
e poi ci rimise il pugno chiuso per scaldarsi.


Il FREDDO, il FREDDO fa anche questo.

Lo fece anche con l'altra mano.
Ripeté quel gesto ridicolo due o tre volte.


Ridicolo: alla fine chi decide cosa sia ridicolo o meno?

Paradossi.

Cambiamo pelle, come serpi, adattandoci alla realtà.

Questo è ridicolo.

Servilismo a tutti i costi.

Questo è ridicolo.

Disperazione inappropriata, lacrime di coccodrillo.

Questo è ridicolo.

Vittimismo.

Questo è ridicolo.

Raccogliere i cocci.

Questo è ridicolo.

Io che mi guardo allo specchio e vedo tutto sbagliato.

Quest è rid...

No.

(Questa è una dose di realtà. Goditela, con estrema calma: è così rara da queste parti)

Sono le estremità che ti fregano, diceva sempre suo padre.
Dita dei piedi e delle mani, naso, orecchie.


Niente da dire.

Il cuore fa di tutto per tenersi il sangue per sé
e lascia congelare il resto.


Quanto sono inutili le persone? Patetiche, anche.

Niente luoghi comuni, niente attacchi personali.

Quanto sono deluso.

Punto.

Mentre l'eco rimbomba e arriva lentamente.

Distorce le parole, cambia i concetti.

Accozzaglia di termini e frasi, parole sporche, fatti concitati e mai descritti.

Ago e filo cuciono ricordi che tentano di disfarsi, ci provano con tutte le loro forze.

Rammentare sogni.

Tessere passioni.

Sono il sarto della mia anima.

Barattolo vuoto.

Marmellata di pensieri.

Caos fuori e dentro me.


Come te non hanno niente.

Ma tu hai tutto.

Di me.

Come te io vorrei
darmi da fare
forse essere
migliore


Migliore di cosa? Per essere migliore di me, basta già VIVERE.

E farti scudo col mio cuore
da catastrofi e paure
io non ho niente da fare
questo e quello che so fare.


Io non posso che adorare,
non posso che leccare
questo tuo profondo amore
questo tuo profondo.


Non posso che adorare
questo tuo profondo...


Una mia amica disse:

La Vita è come una Stazione ferroviaria, persone vanno e vengono. Certe si guardano dai finestrini, ma i binari son paralleli...





Siamo paralleli.


|dreams of clouds|

Maladie et soin, petites décisions, résultées imprévisibles.

Cercavo una definizione.

Come si può definire una persona che odia tutto?

Sì, avete capito bene, odia. Non quell'odio che la gente prova nell'impeto dell'incazzatura, ma quell'odio profondo, quell'odio che sembra partire dal ventre per poi catapultarsi in gola ed essere vomitato fuori.

Esiste una parola che possa esprimere questo concetto?

C'ho pensato questi giorni. Parlavo tra me e me,

(Volevi dire tra ME e te, giusto?)

e non so quanto possa essere normale parlare tra se e se,

(Tra ME e te, tra ME e te)

anche perché rimango stupito dal fatto che mi faccio domande e mi trovo anche le risposte da solo. E' come se mi facessi le domande e mi rispondessi da estraneo; assumo caratteri prettamente cinici e distaccati, come fossi una sorta di macchina. Mi consolo da solo, mi faccio domande che forse, incosciamente o magari istintivamente, vorrei che gli altri mi facessero e poi mi rispondo pure.

Inquietante.

No, dico sul serio, sono spaventato.

(E perché dovresti esserlo? Hai una persona che ti aiuta e che ti ama incondizionatamente, a prescindere da tutto ciò che sei e che fai. Dovresti gioire. Non vedo segni di gioia su quel viso. Non vedo felicità su quel viso. Non vedo un solo, fottutissimo sorriso sopra quella faccia da cazzo. Sorridi. Ti ho detto di sorridere. Sorridi. Sorridi. Sorridi!)

Si viene sempre a creare un conflitto dentro di me.

E' una cosa che col tempo ho studiato. Sì, ho studiato me stesso: singolare, no?

(Naah, neanche più di tanto)

Ho riscontrato che, praticamente, ho 2 atteggiamenti completamente opposti, sono uno l'antitesi dell'altro. Bianco e nero. Giorno e notte.

E non c'è uno che prevale.

Per ora.

La loro, diciamo, "attività" varia, ma non capisco da cosa dipenda.

E non so come comportarmi.

A questo punto non so neanche chi sono veramente io: sono bianco o sono nero?

Qual'è la parte "originale"?

Da qualcosa sarò pur partito, no?

All'inizio com'ero? Bianco? Nero? Grigio? Non ero?

E ora, cosa sono? Chi sono adesso? Bianco? Nero? Che sono? Come dovrei comportarmi? Dovrei davvero iniziare a prendere sul serio il post in cui scrivevo di sentirmi schizotipico? O bipolare? O...che diavolo ne so, qualcos'altro?

Forse è solo colpa mia.

Forse è tutto legato da qualcosa.

Forse perché sono davvero matto.

Forse perché avevo bisogno di parlare.

Forse è per il fatto che sono molto suscettibile e mi autoconvinco di cose, spesso, non vere.

Forse è perché gli ho dato pure un nome.

JINJON



O forse...forse...perché ho bisogno di qualcuno...di qualcuno...
o qualcosa...bisogno...

Forse...forse ho bisogno di qualcuno che non sia io...e che faccia qualcosa che io non sia capace di fare.

E se...

Se...

Se avessi concentrato...tutte le mie paure, i miei desideri, i miei "vorrei", i miei modi di vedere le cose...concentrato tutto ciò che vorrei essere o fare...e volerlo diventare...e sperarlo con tutto me stesso di esserlo, tanto da farlo diventare...denso...tanto da dargli solidità, forma...

E se...

E se fossi io, il mio male?

E se fossi io la mia disfatta, la mia sconfitta, il mio muro invalicabile, il mio demone.

E se fossi ciò che devo sconfiggere.

E se fossi la mia salvezza?

E se fossi la mia ultima speranza, la mia ancora, il mio faro nella tempesta, la cura contro questa tetra apatia.

Se fosse così, cosa sarei?

Sono la malattia e la cura?

No, forse sono solo una stupida lotta.

Forse, solo una ETERNA, STUPIDA LOTTA.





ODIO tutto







AMO tutto







TIC

TAC

TIC

TAC

TIC

TAC







TU


DA


CHE


PARTE


STAI?




|dreams of clouds|

Words to say

"I hope you’re doing fine out there without me
'Cause I'm not doing so good without you.<...>"

"<...>I can’t take another day without you
'Cause, baby, I could never make it on my own
I've been waiting so long just to hold you <...>"

"<...> I'm sorry I can't always find the words to say <...>"

No, non ne azzecco una.

Sono bravo con le parole, non voglio essere modesto ora.

Ma a volte escono solo cagate dalla mia bocca, detta "fogna".

Quand'è che imparo ad andare a fanculo e starmene zitto, magari ignorando?


|dreams of clouds|


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Fottuti zombie, non mi avrete mai!

64%

Moi et moi même

"E' il MONDO che ha scelto di non essere sempre divertente"


E' che a volte si è troppo stanchi di continuare a combattere, di difendere le proprie idee. A volte si è stanchi della routine, delle giornate che si susseguono, dei déjà vú. A volte si è stanchi di far sopravvivere i propri SOGNI, di trascinarsi, di fare ciò che non vogliamo. A volte si è stanchi di ripetere gli stessi errori e di non potersi liberare di certi pesi. E a volte si è solamente troppo stanchi di vivere, così facciamo in modo che tutto scivoli via, come l'acqua di un torrente che scivola sul suo letto o come la pioggia che scivola sui vetri delle case. E non ci accorgiamo che, alzando gli occhi, c'è l'arcobaleno

Fin du Monde

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Objectifs

  • Trovare un lavoro
  • Fare almeno un viaggio
  • Imparare a suonare la chitarra
  • Avere un ranch tutto mio
  • Frequentare l'Accademia delle Belle Arti di Bologna
  • Salvare il Mondo
  • Essere un cowboy al tempo del Far West
  • Fare un lavoro che mi piace per il resto della mia vita
  • Avere un fisico DECENTE
  • Essere meno introverso
  • Andare in vacanza alle Isole Canarie, magari per un intero mese
  • Far durare una relazione più di 2 mesi
  • Essere più coraggioso
  • Completare il gioco "Dead Space" senza morire d'infarto
  • Non avere più paura degli insetti
  • Passare l'esame di abilitazione per geometri, con conseguente sbronza
  • Vivere da solo
  • Poter essere per un giorno il burattinaio di Elmo
  • Diventare ricco
  • Conquistare il mio VIOLA

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