Tre cose ci sono nella mia vita che mi spaventano più di tutte:

rimanere solo fino alla morte,

perdere la memoria e i ricordi,

gli insetti. [compresi i ragni]

La cosa strana è: perché le temo?

Cosa c'è di così "pauroso" o di inaffrontabile in queste tre cose?

Analizzandole, non sembrano così spaventose: cazzo, un casino di gente nasce, vive e muore in completa solitudine e mica gliene frega qualcosa. Pensate agli eremiti, che decidevano di proprio volontà di rimanere soli. Oppure pensate agli emarginati o a chi cazzo vi pare. Quindi, perché dovrei averne paura?

(Sì, e tutta quella gente che si suicida per la solitudine? Ah no, quelle non fanno testo. Ma vaffanculo)

La memoria: beh, perdere la memoria è come perdere una parte di noi stessi. Eppure c'è gente che pagherebbe per non avere più nessun ricordo. Forse è dato dal fatto di aver avuto una vita alquanto penosa, quindi siccome non possono riiniziare daccapo, vorrebero fare solo reset nel loro cervello.

(Una vita penosa come la tua o peggio? No, perché se è peggio della tua, farebbero meglio a buttarsi sotto un treno in corsa. Sfigato del cazzo)

L'ultima, beh...gli insetti. Cazzo, mi danno il voltastomaco, li detesto. Tutti schifosi, pelosi, dall'aspetto orripilante e sopratutto fastidiosi!

(Cazzo, te ne sei accorto che ti sei appena descritto?)

Ma non è strano? Perché devo avere paura proprio di queste cose e magari non avere paura...non so...dei gelatai? Cazzo, sono inquietanti, i gelatai. Tutti ciccioni col camice sudicio che ti prendono i gusti del gelato con le loro braccia pelose che perdono i loro fottuti peli nel gelato e magari proprio i gusti che ora ti stai pappando avidamente sono stati fatti con parti umane o di qualche carogna di animale. E magari la sera, quando chiudono, ammazzano una puttana o un barbone e ci fanno un gusto. Magari uno di quei gusti strani, tipo gusto puffo oppure gusto torroncino oppure gusto bresaola o gusto cazzonesoio.

C'è gente che ha paura degli spazi aperti [Agorafobia], degli spazi chiusi [Claustrofobia], paura della morte [Tanatofobia], paura dei luoghi elevati [Acrofobia].

Per non parlare poi delle paure più assurde tipo la paura delle opinioni degli altri [Allodoxafobia], paura del vino [Enofobia], paura delle nubi [Nefofobia], paura della Luna [Selenofobia], paura del colore bianco [Leucofobia] e potrei andare avanti per ore.

E come premio per la paura più bizzarra, idiota, demente e senza senso del mondo va a...

*Rullo di tamburi*

*Tua sorella fa i pompini a tutti gli ospiti*

...Triscaidecafobia!! La paura del numero 14!

Non c'è nient'altro da dire.

Mi domando però perché le paure siano soggettive. Cioè, perché queste cose a me incutono terrore mentre agli altri no?

Un sacco di gente ha paura di morire, io no. Perché?

(Se non hai paura di morire, perché non ti fai la A14 contromano a 130km/h? Mmmh, magari potremmo trarne qualcosa dalla tua faccia da cazzo spiaccicata sul cofano di un tir che trasportava saponette)

Non capisco quale sia il tuo problema: mi lasci scrivere? Che cazzo di problema hai? Vattene e lasciami in pace, rotto nel culo.

(Ma fottiti, sfigato del cazzo. Mi fai pena e disgusto allo stesso tempo)

Tsk, solo perché non ti sei visto in faccia.

Comunque, perché questo accade?

Tanto per curiosità: quali sono le vostre 3 paure più grandi?

Non che me ne freghi qualcosa eh.

Tanto la maggior parte delle volte neanche guardo se ci sono commenti o meno, quindi è come se non li scriveste.

Vorrei lasciarvi con un video che riprende uno di quei momenti particolari, che ti danno la forza di alzarti dal letto e farti vivere un'altra giornata del cazzo. Purtroppo non posso postarlo, ma posso solo linkarvelo. Gustatevelo con calma, gente.

14 secondi di felicità

|dreams of clouds|